92.
Schiavo.
La solitudine era perfetta
nell'attonito silenzio, sfiorata
da un eco di voci lontane di ragazzi90. Timore.ignari del luogo e del suo mistero.
Si tenevano sempre le mani, tormentati
dal desiderio.
Piero levò nella sua, stringendola,
la mano di lei guantata, e guardandola
selvaggio e implorante assieme,
tornò a recitare: "nulla di voi si dona.
Però nulla io vi chiedo, nulla attendo".
Francesca lo sopravvenne, strappò la mano
e passandogliela dietro la testa,
lo attirò a se in un abbraccio sicuro
donandosi
al bacio dell'amante. Lei si dava,
precedendo in signoria l'uomo che
accettava, nella felicità la
definitiva schiavitù.