101.
L'ultimo addio.
T'amai, dovunque, t'amai, e t'amo
ancora di un amore che non si
può concepire che da me solo.
È poco prezzo, o mio angelo,
la morte per chi ha potto
udir che l'ami, e sentirsi scorrere
in tutta l'anima la voluttà del
tuo bacio, e pianger teco;
io sto col piè nella fossa,
eppur tu anche in questo frangente
ritorni come solevi, davanti a questi occhi,
che morendo si fissano in te,
in te che sacra risplendi di tutta la
tua bellezza... io muoio... pieno di te,
e certo del tuo pianto.