55.
Dove sei?
Ho fame della tua bocca,
della tua voce,
dei tuoi capelli,
e vado per le strade
senza nutrirmi, silenzioso.
Non mi sostiene il pane,
l'alba mi sconvolge,
cerco il suono liquido
dei tuoi piedi nel giorno.
Sono affamato del
tuo riso che scorre,
delle tue mani;
e affamato vado e vengo
annusando il crepuscolo,
cercando il tuo cuore
caldo come un puma.
Voglio fare con te,
quel che la primavera
fa con i ciliegi.