68.
L'Impazienza di Giulietta.
Vieni, o gentile notte, vieni;
o amabile notte dalla nera fronte,
e dammi il mio Romeo; e
quando egli morrà, prendilo e
taglialo in piccole stelle,
ed egli renderà così bella
la faccia del cielo,
che tutto il mondo s'innamorerà
della bellezza della notte,
e non presterà più nessun
culto all'abbagliante sole.
Ah! Io ho comprato un
palazzo d'amore ma non
lo posseggo;
sebbene venduta, ancora non
sono stata goduta da chi mi
ha comprata;
ma questo giorno è così
insopportabilmente lungo,
come la vigilia di una festa,
per un bimbo impaziente,
che ha un vestito nuovo
e non vede l'ora di metterselo.