28.
In cerca di guai.
Molti non desiderano ricordare
le loro sofferenze;
io, invece,
mi preoccupo di non dimenticarle.
Non è misericordioso dimenticare,
cancellare le vive cicatrici,
del ricordo,
con nuovi tessuti privi di sangue.
Preferisco la ferita aperta,
il pungolo proficuo del dolore
ancor fresco.
Mà ahimè, vano è il mio desiderio,
poichè anch'io dovrò
sottomettermi alla guarigione.
Perciò debbo affrettarmi,
prima che la verbosità della
spiegazione, deturpi il
momento vissuto e ora
perduto per sempre.